San Giuseppe: Il Custode del Redentore
“Il suo amore umile e sincero per la sua promessa
sposa e la decisione di unire la sua vita a quella di Maria ha attirato e
introdotto anche lui, che già era un «uomo giusto» (Mt 1,19), in una singolare intimità con Dio.
Infatti, con Maria e poi, soprattutto, con Gesù, egli incomincia un nuovo modo
di relazionarsi a Dio, di accoglierlo nella propria vita, di entrare nel suo
progetto di salvezza, compiendo la sua volontà.
Dopo aver seguito con fiducia l’indicazione
dell’Angelo - «non temere di prendere con te Maria, tua sposa» (Mt 1,20) - egli ha preso con sé Maria e ha
condiviso la sua vita con lei; ha veramente donato tutto se stesso a Maria e a
Gesù, e questo l’ha condotto verso la perfezione della risposta alla vocazione
ricevuta.
Il Vangelo, come sappiamo, non ha conservato alcuna
parola di Giuseppe: la sua è una presenza silenziosa, ma fedele, costante,
operosa. Possiamo immaginare che anche lui, come la sua sposa e in intima
consonanza con lei, abbia vissuto gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza di
Gesù gustando, per così dire, la sua presenza nella loro famiglia.
Giuseppe ha compiuto pienamente il suo ruolo
paterno, sotto ogni aspetto. Sicuramente ha educato Gesù alla preghiera,
insieme con Maria. Lui, in particolare, lo avrà portato con sé alla sinagoga,
nei riti del sabato, come pure a Gerusalemme, per le grandi feste del popolo
d’Israele.
Giuseppe, secondo la tradizione ebraica, avrà
guidato la preghiera domestica sia nella quotidianità – al mattino, alla sera,
ai pasti -, sia nelle principali ricorrenze religiose.
Così, nel ritmo delle giornate trascorse a Nazaret,
tra la semplice casa e il laboratorio di Giuseppe, Gesù ha imparato ad
alternare preghiera e lavoro, e ad offrire a Dio anche la fatica per guadagnare
il pane necessario alla famiglia.”
(Sua Santita` Papa Benedetto XVI Udienza Generale –
Aula Paolo VI – 28.12.2011)
Preghiera a San Giuseppe
A te, o beato
Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo
patrocinio dopo quello della tua santissima sposa. Per quel sacro vincolo di
carità, che ti strinse all'immacolata Vergine Madre di Dio, e per l'amore
paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio
benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e con il tuo
potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della
divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o padre
amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo, assistici
propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro
fortissimo protettore, e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita
del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie
e da ogni avversità, e stendi su ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché
col tuo esempio e con il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente
morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo.
Amen.
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