OBEDIENTIA
ET PAX
SALUTO DEL
SANTO PADRE GIOVANNI XXIII
AI FEDELI PARTECIPANTI
ALLA FIACCOLATA
IN OCCASIONE DELL'APERTURA
DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
AI FEDELI PARTECIPANTI
ALLA FIACCOLATA
IN OCCASIONE DELL'APERTURA
DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
Il Santo Padre Giovanni XXIII
Giovedì. 11 ottobre 1962
Cari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma
riassume la voce del mondo intero; qui di fatto tutto il mondo è rappresentato
...
Noi chiudiamo una grande giornata
di pace; sì, di pace: « Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà ».
... Figliuoli di Roma, voi sentite
di rappresentare veramente la Roma caput
mundi, così come per disegno di Provvidenza è stata chiamata ad essere: per
la diffusione della verità e della pace cristiana.
In queste parole c'è la risposta
al vostro omaggio ...
Fratres sumus! La luce che splende sopra di noi, che è nei
nostri cuori, e nelle nostre coscienze, è luce di Cristo, il quale veramente
vuol dominare, con la Grazia sua, tutte le anime.
Questa mattina abbiamo goduto di
una visione che neppure la Basilica di San Pietro, nei suoi quattro secoli di
storia, ha mai contemplata.
Apparteniamo quindi ad un'epoca,
nella quale siamo sensibili alle voci dall'alto: e perciò vogliamo essere
fedeli e stare secondo l'indirizzo che il Cristo benedetto ci ha lasciato.
Ora vi do la benedizione. Accanto
a me amo invitare la Madonna Santa, Immacolata, della quale oggi celebriamo eccelsa
prerogativa.
Ho sentito qualcuno di voi che ha
ricordato Efeso e le fiaccole accese intorno alla basilica di quella città, in
occasione del III Concilio Ecumenico, nel 431. Io ho veduto, alcuni anni or
sono, con i miei occhi, le memorie di quella città, che ricordano la
proclamazione del Dogma della Divina Maternità di Maria.
Ebbene, invocando Lei, elevando
tutti insieme lo sguardo verso Gesù, il Figlio suo, ripensando a quanto è con
voi, e nelle vostre famiglie, di gioia, di pace e anche, un poco, di tribolazione,
di tristezza, accogliete di buon animo questa benedizione del Padre. In questo
momento lo spettacolo offertomi è tale da restare a lungo nel mio animo, come
rimarrà nel vostro. Facciamo onore alla impressione di un'ora così preziosa.
Siano sempre i nostri sentimenti quali adesso li esprimiamo dinanzi al Cielo e
al cospetto della terra : fede, speranza, carità. Amore di Dio, amore dei
fratelli; e poi, tutti insieme, sorretti dalla pace del Signore, avanti nelle
opere del bene !
Tornando a casa, troverete i
bambini; date loro una carezza e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete
forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di
conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specialmente
nelle ore della mestizia e dell'amarezza. Infine ricordiamo tutti,
specialmente, il vincolo della carità, e cantando, o sospirando, o piangendo,
ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, procediamo
sereni e fiduciosi nel nostro cammino.
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